- Dettagli
- di Roberto Tomei
La perfezione cristiana di Bonaventura da Bagnoregio, a cura di Claudio Leonardi, commento di Daniele Solvi, edizioni Mondadori, Milano, 2012, pp. CXII-420, euro 30.
Recensione di Roberto Tomei
Nell'ambito delle opere ricomprese nella "Letteratura francescana", la Fondazione Valla ha dedicato un volume (il terzo) agli scritti principali di Bonaventura da Bagnoregio: l'Itinerario della mente in Dio, Vita mistica e altri sermoni.
Nell'Itinerario, che è senz'altro il suo capolavoro, Bonaventura descrive l'ascesa dell'anima dal mondo terreno a Dio. Si tratta di un percorso - ordinato secondo uma scala, come nei mistici bizantini- che è consentito a tutti gli uomini, ma solo se capaci di immergersi nella preghiera e, insieme, di farsi avvolgere dal bagliore della speculazione.
Secondo Bonaventura, le creature del mondo" sono i segni che Dio ci ha dato" e da esse, cioè dalle cose sensibili che vediamo, possiamo risalire a quelle intelligibili, che invece non ci è dato vedere.
Mirabile è l'entusiasmo con il quale Bonaventura descrive il cosmo e discetta sui nostri sensi, la porta attraverso la quale ci è dato di conoscerlo.
Dio sta al di sopra di tutte le cose e di lui conosciamo soltanto il nome, ossia "Colui che è". Oltre non ci è permesso di andare.
L'ultimo gradino che possiamo raggiungere nell'Itinerario " è uno stato mistico e del tutto segreto, che nessuno conosce all'infuori di chi lo riceve, e nessuno lo riceve all'infuori di chi lo desidera, e nessuno lo desidera all'infuori di chi è incendiato nel profondo del cuore dal fuoco dello Spirito Santo, che Cristo ha mandato sulla terra".
Mente solida e ordinatrice, Bonaventura si esprime in un latino limpido e preciso, egregiamente tradotto da Roberto Gamberini e Mauro Donnini. (Roberto Tomei)