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- di Giovanni Damiani
A Pescara (nelle foto a fianco, ultimi albericidi) e in tantissime località d'Italia sono scatenati nel tagliare alberature stradali, filari storici, boschi, foreste. E' un delirio di speculazione: bruciare legno (biomasse) è incentivato dallo Stato con soldi prelevati dalle nostre bollette elettriche.

Dagli inizi degli Anni Novanta del secolo scorso a oggi, l’aria in Europa e, in particolare, nel Mediterraneo, è diventata più secca, con un trend che non ha precedenti negli ultimi 400 anni: senza le emissioni di gas serra e, quindi, senza la “mano pesante” dell’uomo, non sarebbe stato possibile raggiungere questi livelli, con riflessi ampiamente negativi, ad esempio, sull’agricoltura o sugli allevamenti di animali, dove sarà necessaria più acqua per le produzioni, e con un aumento della siccità e del rischio di incendi.
Il Consiglio Regionale ha praticamente cancellato la Riserva Naturale del Borsacchio, a Cologna, frazione di Roseto degli Abruzzi, un tratto di costa che si è salvato o, meglio, che è stato finora salvato dalla devastazione edilizia.
“Sono quasi 1000 le vittime sul lavoro nel nostro Paese da inizio 2023. E manca ancora un mese per chiudere il tragico bilancio di fine anno. I numeri parlano di una leggera diminuzione degli infortuni mortali rispetto al 2022, ma in effetti a diminuire del -21,5% sono gli infortuni mortali in itinere, mentre crescono ancora del 3,2% gli infortuni mortali registrati in occasione di lavoro”.
Scrivo questo articolo molto lungo ad uso dei numerosi amici e amiche che amano gli alberi, l’ecologia dell’ambiente e che me lo hanno sollecitato. Le cose che riporto sono tra quelle più importanti (e non certo le sole) alla base dell’azione di GUFI,
