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- di Giovanni Damiani
Le crisi ecologica e climatica ci chiamano a cambiare paradigmi. E a dare senso alle parole.
Le crisi ecologica e climatica ci chiamano a cambiare paradigmi. E a dare senso alle parole.
Considerato spesso un fenomeno preoccupante solo per il settore agricolo, la siccità sta assumendo sempre di più una connotazione strutturale capace di arrecare seri danni all’intera collettività.
La risposta è anche e forse soprattutto nella diversità geologica delle montagne e nell'interazione tra CO2, foreste, acqua e rocce.
Per i fiumi la temperatura dell'acqua è un fattore d'importanza straordinaria. Un po’ come per noi: a 36,5° stiamo bene, ma un aumento di "soli" 4 gradi significa stare malissimo e con un solo grado in più, a 41 gradi e mezzo rischiamo di morire.
E' vero che la crisi idrica è una delle conseguenze della crisi climatica: lunghi periodi di siccità, ondate di calore, incendi boschivi, scioglimento dei ghiacciai e tanto altro ancora.
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