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- di Flavia Scotti
Con sentenza n.8674/2018, depositata il 9 aprile scorso, la Corte di Cassazione - Sezione Lavoro - ha respinto il ricorso proposto da un ex direttore di dipartimento dell’Ispra avverso la decisione della Corte di Appello di Roma che, con sentenza n. 2183/2014, aveva ridotto a 50mila euro il risarcimento del danno riconosciuto in 1° grado allo stesso ex direttore dal Tribunale di Roma, che aveva dichiarato il diritto del medesimo ad essere inquadrato come dirigente di prima fascia nei ruoli Apat (ora, Ispra) dal 1° agosto 1999, con condanna delle amministrazioni convenute al risarcimento del danno non patrimoniale, liquidato in euro 400mila.