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- di Manuela Bonacci
«Lo ammetto: io non ho speranza. Il cieco parla di una via di uscita. Io ci vedo. Quando tutti gli errori sono esauriti l'ultimo compagno che ci sta di fronte è il Nulla» [Bertolt Brecht, Der Nachgeborene].
In un nostro articolo del 28 ottobre scorso avevamo scritto che dal disegno di legge di stabilità, varato dal governo il 15 ottobre e trasmesso alla Camera dei Deputati soltanto domenica 25, scontato l’ennesimo scandaloso blocco dei contratti per i pubblici dipendenti fino a tutto il 2015, cominciavano a venir fuori sorprese, che certamente non avrebbero fatto piacere ad alcuni enti pubblici di ricerca, che si apprestavano a subire una riduzione, più o meno consistente, di finanziamenti.
Per il 4 dicembre prossimo è già stato fissato un nuovo incontro sindacale presso la sede del Mipaaf, con all’ordine del giorno, incredibile dictu, “Riorganizzazione e rilancio Cra-Inea”, ovvero dei due enti di ricerca che, fra qualche settimana, appena approvato il disegno di legge di stabilità, dovrebbero essere soppressi, con il conseguente trasferimento di competenze e risorse a un nuovo soggetto giuridico, denominato Agenzia unica per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura e per l’analisi dell’economia agraria.
Anche se l’audizione in Parlamento, innanzi alla XII Commissione Affari Sociali, era avvenuta il 29 ottobre, soltanto lo scorso venerdì è stato pubblicato sul sito della Camera il resoconto stenografico (in bozza non corretta) dell’intervento del ministro della salute, Beatrice Lorenzin.
Non c’è pace in via di Vigna Murata, sede dell’Istituto nazionale di vulcanologia. Dopo quasi quattro mesi di contrasti, anche aspri, il cda dell’ente sembra, per ora, essersi ricompattato, se è vero che nella seduta di ieri, dopo aver accantonato il 2° punto all'odg, sarebbero stati tutti d’accordo nel deliberare di andare avanti con le decisioni assunte il 5 agosto scorso, aggiungendo solo ulteriori dieci unità di personale per scorrimento delle graduatorie, prima di procedere con le procedure selettive speciali.
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