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- di Biancamaria Gentili
Il 28 ottobre, l’Aran ha diffuso l’elenco delle sigle sindacali che saranno chiamate al tavolo della trattativa per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego per il triennio 2016-2018.
Essendo stato nominato Premio Nobel per la Chimica, Giulio Natta, forse una delle ultime grandi espressioni del genio italico, l’immortalità l’ha giustamente conquistata oltre mezzo secolo fa e niente avrebbe fatto pensare a una sua resurrezione sotto forma di Fondo per cattedre speciali (ben 500) da dare a professori eccellenti, pagati meglio dei loro colleghi (il 30% in più). Ma tant’è.
Molecole artificiali di DNA consentono di costruire materiali del futuro che sembrano sfidare le leggi della fisica. L’esperimento - condotto da un team di ricercatori della Sapienza, guidato dal fisico Francesco Sciortino - pubblicato la scorsa settimana su Nature Communications, mostra come realizzare un gel dalle proprietà altamente inusuali, usando solo DNA.
Il Freedom of information act (Foia), adottato da tempo da molte democrazie liberali, persegue tre obiettivi principali: prevenzione della corruzione (accountability); partecipazione consapevole dei cittadini alla vita pubblica (participation); trasparenza e legittimazione della Pubblica Amministrazione (legitimacy).
Il problema degli italiani, mi dico fra serio e faceto, è che hanno troppi soldi in banca. Per cui adesso rischiano di perderli. Questo pensiero tragicomico ha l’aggravante di essere supportato da una ricognizione svolta nell’ultimo staff report del Fmi dedicato all’Italia, dove vengono presentati alcuni grafici, fra i quali uno che confronta l’esposizione delle famiglie verso le banche nei principali paesi europei. Quasi il 40% degli investitori domestici in obbligazioni bancarie, racconta questo grafico, sono famiglie, praticamente il triplo che in Germania, seconda classificata, con le famiglie spagnole e olandesi in coda con percentuali inferiori al 5%. Dovremmo dire che le famiglie spagnole o olandesi sono state più scaltre delle nostre? Più probabilmente, veniamo da storie molto diverse che spiegano queste profonde differenze.
A quasi quindici mesi dalla sentenza della Consulta, che ha ritenuto incostituzionale il blocco dei contratti pubblici che, ormai, si protrae da sette anni, la trattativa per il rinnovo continua a segnare il passo.
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