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- di Rocco Tritto
Di ricette-palliativo ne stanno provando tante, ma proprio tante per ridare una boccata di ossigeno alla disastrata economia italiana e per cercare una assai improbabile ripresa dei consumi.
Di ricette-palliativo ne stanno provando tante, ma proprio tante per ridare una boccata di ossigeno alla disastrata economia italiana e per cercare una assai improbabile ripresa dei consumi.
Dopo aver deciso il blocco dei contratti pubblici anche per il 2015, ma non si esclude che venga prolungato al 2017, il governo - bontà sua - vorrebbe dare uno zuccherino a una categoria di lavoratori che più di tutti si sta facendo carico degli effetti di una crisi economica manifestatasi sotto il governo Berlusconi e perpetuatasi con i successivi esecutivi, a nulla valendo, fino a oggi, i miracolistici “annunci” fatti dall’uomo della provvidenza, che dal 24 febbraio scorso siede a Palazzo Chigi.
La vicenda è esplosa sui media nei giorni scorsi, anche se Il Foglietto aveva lanciato l’allarme con un articolo del 4 febbraio.
S’inizia così, sotto auspici foschi, l’autunno del 2014 che prelude a un inverno in cui il nostro scontento minaccia di trasformarsi in pura infelicità.
Il Consorzio universitario Almalaurea, che si occupa della ricerca dati dell’istruzione italiana, ha stilato di recente la classifica dei corsi universitari “inutili”, intendendo con questa spietata denominazione quelli che a un anno dalla laurea annoverano la più alta percentuale di disoccupati.
In questo periodo di "riforme" a fronte di una grande difficoltà economica, si segnala una recente pubblicazione dell’Isfol dal titolo “Mercato del Lavoro, capitale umano ed imprese: una prospettiva di politica del lavoro”*, che restituisce elementi importanti relativi all’andamento del mercato del lavoro rispetto alle riforme, alle competenze nelle professioni, ai contratti ed allo sviluppo delle imprese.
Sabato scorso, 20 settembre, si è tenuta a Firenze, presso l’Aula Magna del Dipartimento Scienze della Formazione e Psicologia, l’assemblea nazionale dei ricercatori, organizzata dalla Rete 29 Aprile.
Non ci sarebbe davvero bisogno di scriverlo, questo articolo. Anzi si potrebbe racchiuderlo in una riga, citando non so quale cervellone che disse una grande verità: fare previsioni è difficile, specie quando riguardano il futuro.
Dopo le forze dell’ordine, anche i docenti universitari sono pronti alla mobilitazione contro il nuovo blocco delle retribuzioni deciso dal governo.
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