- Dettagli
- di Biancamaria Gentili
Una recente sentenza del Tar Lazio - sez. III - n.8375 del 2015 ha stabilito che alle Università cosiddette libere non si applicano gli obblighi di pubblicità e trasparenza di cui al d. lgs. n.33 del 2013, in quanto esse non rientrano nella nozione di amministrazioni pubbliche.


Tito Boeri, presidente dell’Inps, è tutt’altro che entusiasta delle proposte finora avanzate per allentare i vincoli stringenti della legge Fornero.
Nel gran discorrere che si spreca sul bisogno che abbiamo ognuno di noi d’esser maggiormente competitivo, si trascura di osservare che di competitività non ce n’è solo una, ma almeno due.
Egualitaria ma parzialmente premiale, in quanto legata anche alla performance dei singoli atenei, la distribuzione dei fondi tra le università non cessa comunque di suscitare allarmi e polemiche.
L’altra faccia della previdenza, tanto nota quanto poco discussa, è quella rappresentata dai fondi pensione. Entità ormai stellari che muovono decine di trilioni di asset cercando di spuntare rendimenti per i loro iscritti, che poi saranno i pensionati di domani.
E’ vero che siamo solo all’inizio di una nuova fase dei concorsi universitari, di cui al momento ignoriamo la durata, sicché è difficile, anzi impossibile fare confronti con il passato.
Il libro inchiesta “Xylella Report” di Marilù Mastrogiovanni è stato oggetto di un convegno, svoltosi il 23 maggio scorso nella Sala Consiliare del Comune di Valenzano (BA), organizzato, in collaborazione con lo stesso Comune, da Michele Ladisa, Direttore di Onda del Sud e da Gabriella Sabato, Presidente di Stella del Monte, che ne sono stati anche moderatori.
C’è tutta una tradizione sui settenni, sul valore simbolico del numero sette, sui suoi affastellati mistici o religiosi che, però, vi risparmio. Mi limito a ricordare le proverbiali vacche magre cui, di solito dopo sette anni, seguono le vacche grasse, o viceversa, se preferite.
