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- di Aldo Pirone
L'ultimo rapporto dell'Organizzazione internazionale del lavoro dice che i salari italiani hanno perso l'8,7%, restando fermi al 2008. in Francia, Germania e Spagna sono aumentati rispettivamente del 30,9%, 30,4% e 9,15%.
Parte prima. Celebrare una battaglia? - Il 24 febbraio di quest’anno, nei pressi di Pavia, si è tenuta una rievocazione - con più di 500 figuranti venuti da tutta Europa (!?) - della sanguinosa battaglia combattuta cinquecento anni fa fra gli Spagnoli di Carlo V e i Francesi condotti personalmente dall’imperatore Francesco I, che stava per vincere ma poi commise errori di presunzione e venne sconfitto (venne fatto prigioniero, portato a Madrid e liberato solo dopo il pagamento di un cospicuo riscatto e la perdita di molti possedimenti).
L’ultimo rapporto Ocse sulle condizioni dei sistemi sanitari della regione, costruito tramite una survey degli utilizzatori dei servizi sanitari ci ricorda una circostanza che parrà ovvia a molti, ma che non viene mai adeguatamente sottolineata, quando si magnifica l’aumento della longevità delle nostre società. Ossia il fatto che a tale aumento si accompagni una diffusa condizione di morbilità, che spesso diventa anche polimorbilità. Viviamo di più, ma non stiamo bene, per dirla in parole povere.
Un bel post pubblicato dalla Fed di S.Louis ci racconta, in breve, la storia lunga un secolo dell’immigrazione negli Usa confrontata con l’incremento naturale della popolazione, ossia la crescita dei residenti che si produce con le nascite dei figli di chi già risiede sul territorio.
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