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- di Giovanni Damiani
Avevo forse 12 anni quando mio padre mi disse che saremmo andati al cinema. Ma stranamente mi “preparava” dicendomi che per lui era una cosa complicata, che portarmici era stata una decisione difficile ma che “dovevo sapere cosa era successo nella sua generazione” e che avrei potuto dire basta e uscire insieme se non avessi retto la cosa. Io ero incuriosito e capivo che c’era qualcosa di grosso che voleva dirmi, che non sarebbe stata una cosa normale e che lui la sentiva come suo dovere.