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- di I.Duca e R.Tritto
A piazzale Aldo Moro, sede storica del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), a partire dall’inizio di gennaio piovono provvedimenti di proroga di incarichi.
La vicenda ebbe inizio un anno fa, esattamente il 17 febbraio 2016, quando il consiglio di amministrazione dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), presieduto da Stefano Gresta (che di lì a poco avrebbe lasciato lo scranno a Carlo Doglioni), deliberò all’unanimità e con effetto immediato il commissariamento dell’Osservatorio Vesuviano (Sezione di Napoli dello stesso Ingv), diretto dal dirigente di ricerca Giuseppe De Natale.
Come tutti sanno, numerosi sono i calendari esistenti al mondo, anche se il più famoso è quello gregoriano, dal nome del Papa Gregorio XIII, che lo introdusse nel 1582 con la bolla Inter gravissimas, promulgata a Villa Mondragone, che sorge a Monte Porzio Catone, amena località dei Castelli Romani.
La vicenda del conferimento delle tre deleghe, ad altrettanti componenti del consiglio di amministrazione, da parte del presidente del Cnr, Massimo Inguscio, alla quale Il Foglietto ha dedicato un articolo lo scorso 19 gennaio, è finita in Parlamento, a Palazzo Madama sede del Senato della Repubblica, dove il 31 gennaio nove senatori del Movimento 5 Stelle (primo firmatario, Nicola Morra), hanno presentato una interrogazione con richiesta di risposta scritta (n. 4-06911), che, di seguito, si riporta integralmente.
La Corte dei conti ha depositato, di recente, la Relazione sul risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria del Museo storico della fisica e Centro studi e ricerche “Enrico Fermi”, per l’esercizio 2015.
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