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di Antonio Del Gatto
Più volte, Usi/RdB ha sollevato presso le amministrazioni la problematica del valore del buono pasto da sottoporre a tassazione a carico del dipendente.
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L’Inps, con circolare n. 45/2011, fornisce un quadro riepilogativo della disciplina in materia di permessi previsti aella legge 104/92.
di Antonio Del Gatto
Redazione
Il governo in carica non finisce mai di stupire, per non inimicarsi Lega e Confindustria, proclama festività con le ferie dei lavoratori.
Infatti, la celebrazione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, fissata per il 17 marzo prossimo con decreto legge n. 5/2011, prevede sì una giornata festiva, ma in sostituzione di quella soppressa del 4 novembre, per la quale i lavoratori avevano diritto a una giornata di recupero da utilizzare liberamente.
Pertanto quest'anno le giornate di recupero per festività soppresse saranno tre e non quattro.
Art. 1 (Decreto Legge 22 febbraio 2011 n. 5 – Disposizioni per la festa nazionale del 17 marzo 2011)
1. Limitatamente all'anno 2011, il giorno 17 marzo e' considerato giorno festivo ai sensi degli articoli 2 e 4 della legge 27 maggio 1949, n. 260.
2. Al fine di evitare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica e delle imprese private, derivanti da quanto disposto nel comma 1, per il solo anno 2011 gli effetti economici e gli istituti giuridici e contrattuali previsti per la festività soppressa del 4 novembre non si applicano a tale ricorrenza ma, in sostituzione, alla festa nazionale per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia proclamata per il 17 marzo 2011.
3. Dall'attuazione del presente decreto non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
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La Corte Costituzionale, con sentenza n. 46 dell'11 febbraio 2011, ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'art. 6 del dpr 29 marzo 1973, n. 156 (Testo Unico in materia postale, di bancoposta e di telecomunicazioni), nella parte in cui dispone che l'Amministrazione ed i concessionari del servizio telegrafico non incontrano alcuna responsabilità per il ritardato recapito delle spedizioni effettuate con il servizio postacelere.
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Con una recente sentenza (sez. VI, 9 febbraio 2011, n.8, Pres. Maruotti, Est. Garofoli), il Consiglio di Stato, confermando quanto già statuito dal Tar e respingendo il gravame proposto dall'amministrazione, ha dato l'esatta interpretazione della questione portata al suo vaglio, che verteva sui criteri di computo della quota dei riservisti prevista, in favore degli orfani, dall'art. 18, secondo comma della legge 12 marzo 1999, n. 68.
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