- Dettagli
- di Maurizio Sgroi
L’ammaestramento più efficace dell’educazione americana – quello dell’indebitamento compulsivo – trova il suo esito più logico nell’andamento del debito studentesco, che non solo cresce senza sosta, ma esibisce tassi d’insolvenza che avrebbero fatto arrossire i vecchi mutuatari subprime. Quasi che la debt jungens statunitense si avvii a incarnare la nuova categoria di coloro i quali saranno chiamati a portare sul capo la colpa del prossimo caos finanziario. Caos generazionale stavolta, come peraltro è logico che debba essere, visto che potremmo raccontare la crisi del nostro tempo come lo scontro di due diversi modelli sociali che trovano nella demografia – e quindi nelle generazioni – la linea di faglia e di confine, con la prima di queste generazioni provvista di tutto, e quindi prodiga del superfluo, e la seconda al contrario provvista solo del proprio diritto/dovere a farsene carico.