Se c’è un posto in cui non è difficile mangiare “nella storia”, cioè in ristoranti allocati in mura plurisecolari, quello è Ascoli Piceno. Ma al Comune devono aver intuito che c’è gente alla quale tutto questo può non bastare, poiché preferirebbero una convivialità all’ombra di tele d’autore, meglio se capolavori. Detto e fatto. Sulla scia di quanto già avvenuto alla Reggia di Caserta, anche nel capoluogo piceno è stato varato un regolamento che apre ai banchetti la Pinacoteca comunale, che ospita, fra l’altro, quadri di Tiziano, Guido Reni e Luca Giordano.