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- di Roberto Tomei
Con sentenza n. 3641 del 3 aprile 2018, il Tar Lazio, Sez. III bis, ha deciso un ricorso collettivo presentato da un cospicuo numero di ricercatori universitari.
Con sentenza n. 3641 del 3 aprile 2018, il Tar Lazio, Sez. III bis, ha deciso un ricorso collettivo presentato da un cospicuo numero di ricercatori universitari.
Con sentenza n. 3493 del 29 marzo 2018, il Tar Lazio, Sezione III, ha deciso, rilevandone la fondatezza, il ricorso proposto da una candidata per l’annullamento del giudizio di non abilitazione scientifica per l’accesso al ruolo dei professori universitari di seconda fascia per il settore concorsuale 05/DF1- Biologia applicata.
Con sentenza 23 febbraio 2018, n.2098, il Tar Lazio, Sezione III bis, ha accolto il ricorso col quale il prof. Roberto Filipo ha impugnato, deducendone l’illegittimità sotto vari profili, il parere formulato dal Consiglio di Dipartimento “Organi di Senso” e, conseguentemente, la deliberazione assunta dall’Assemblea della Facoltà di Medicina e Odontoiatria con cui gli è stato negato il conferimento del titolo di Professore Emerito nell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”.
Con sentenza n.2042/2018, pubblicata il 22 febbraio scorso, il Tar Lazio, sez. III, ha accolto il ricorso col quale un candidato ha impugnato il giudizio di non idoneità a professore di I fascia espresso nei suoi confronti dalla Commissione per l’Asn per il settore concorsuale 10/N1 (Culture del Vicino Oriente Antico, del Medio Oriente e dell’Africa), 2016-2018.
Con ordinanza n. 6355 del 14 marzo 2018, la Corte di Cassazione ha stabilito che la previsione di un trattamento economico più elevato per i medici specializzandi, a partire dall'anno accademico 2006/2007 in coincidenza con la riorganizzazione delle scuole di specializzazione, prevista dal Dlgs 368/1999, non costituisce recepimento di obblighi comunitari e non comporta l'estensione del nuovo trattamento a coloro che hanno frequentato le scuole negli anni accademici anteriori.
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