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- di Redazione
Ormai all’Istat, in disparte la sconcertante vicenda - alla quale Il Foglietto ha dedicato più di un articolo - che da un anno vede l’ente di Via Balbo senza cda, è “tutti contro tutti” e “tutti contro l’amministrazione”.
Ormai all’Istat, in disparte la sconcertante vicenda - alla quale Il Foglietto ha dedicato più di un articolo - che da un anno vede l’ente di Via Balbo senza cda, è “tutti contro tutti” e “tutti contro l’amministrazione”.
Anche l’Istituto superiore di sanità (Iss) ha il suo nuovo cda. Dopo la nomina a presidente di Gualtiero Walter Ricciardi - che per poco più di un anno era stato commissario dell’ente di ricerca di viale Regina Elena - nei giorni scorsi è stata formalizzata anche la composizione del consiglio di amministrazione.
L’articolo a firma di Adriana Spera, dal titolo Il Museo geologico nazionale distrutto dalla finanza creativa, apparso sul Foglietto del 5 novembre scorso, oltre ad aver riscosso attenzione da parte di molti lettori, è finito anche in Parlamento.
Tutto si può dire dell’Istituto italiano di studi germanici (Iisg), meno che sia un ente pletorico, dal momento che alla data del 31 dicembre 2014 il numero dei dipendenti di ruolo era pari a 5 (dicasi: cinque): un tecnologo, due funzionari amministrativi, un funzionario e un collaboratore amministrativo.
Mancano venti giorni alla fine del 2015 e da Palazzo Chigi non è giunto alcun segnale per la ricomposizione del cda dell’Istat, scaduto ormai da un anno (sic!).
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