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- di Andrea Braghin
Il processo di cosiddetta modernizzazione dell’ormai nonagenario Istituto nazionale di statistica può quasi dirsi concluso, almeno sulla carta. Infatti, il 31 marzo scorso è stata nominata l’alta dirigenza tecnica.
Dopo tanti sussurri e grida, Giorgio Alleva, presidente dell’Istat dal 15 luglio 2014, ha dato ufficialmente il via al processo di “rinnovamento” del nonagenario Istituto nazionale di statistica, che per più di un anno è rimasto bloccato a causa del mancato rinnovo (da parte del premier Renzi) del cda dell’ente.
Tutto, ma proprio tutto, era pronto all’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) per la valutazione degli aspiranti e il conferimento di quattro incarichi dirigenziali di livello generale, da preporre al vertice di altrettanti Dipartimenti (Valutazione, controlli e sostenibilità ambientale; Servizio Geologico d’Italia; Monitoraggio, tutela dell’ambiente e conservazione della biodiversità; Personale e Affari generali).
Con ordinanza n. 491, pubblicata oggi, 24 marzo 2016, a seguito di ricorso proposto dal dr. Giuseppe De Natale, assistito dall’avv. Orazio Abbamonte, il Tribunale amministrativo regionale della Campania – Sezione quarta – ha sospeso l’efficacia della deliberazione del CdA dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia n° 214 del 17 febbraio 2016, con cui è stato disposto con effetto immediato il commissariamento della Sezione dell’Osservatorio Vesuviano di Napoli.
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