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- di Franco Mostacci
In ritardo rispetto alla scadenza del 31 dicembre scorso, anche l’Istat e l’Ingv hanno pubblicato la relazione del responsabile per la prevenzione della corruzione sull’attività svolta nel 2014.
Il clamore e l’allarme suscitati dalla trasmissione Report, condotta da Milena Gabanelli, del 5 ottobre scorso, hanno raggiunto anche la Commissione Europea che, nei giorni scorsi, ha risposto a una interrogazione presentata il 20 ottobre scorsi da otto deputati del Movimento 5 Stelle (prima firmataria Laura Ferrara), che a Strasburgo fanno parte del Gruppo Europa della Libertà e della Democrazia.
La lettera
Gentile Direttore, leggo con disappunto, nell’articolo “Il Cra chiude la sua storia con un clamoroso errore, che ha raggelato 45 dipendenti”, pubblicato sul “Foglietto” del 13 gennaio u.s. a firma di Redazione, che il CRA avrebbe commesso un clamoroso errore nella corresponsione degli emolumenti ad alcuni ricercatori e tecnologi.
Luigi Nicolais, presidente del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), e Stefano Paleari, presidente della Conferenza dei Rettori delle Università (Crui), con una nota congiunta del 22 gennaio scorso, hanno scritto al premier Matteo Renzi e, per conoscenza, al ministro Stefania Giannini, titolare del Miur, per contestare un provvedimento adottato dal governo con il decreto-legge 24 gennaio 2015, n. 3 (in G.U. n. 19 del 24 gennaio 2015; in vigore dal 25 gennaio 2015), avente ad oggetto “Misure urgenti per il settore bancario e gli investimenti”.
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