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- di Sara Sesti
Scriveva Agnese Seranis (1942-2008), fisica e femminista torinese: “Noi donne siamo come delle immigrate nei territori della scienza, veniamo dalle cucine, dalle camere da letto e siamo abituate a sognare ad occhi aperti [...], come gli immigrati ci sentiamo spaesate e ci portiamo dietro paure e insicurezze […]”.

Nella basilica di San Pietro si trovano i resti di quasi tutti i Papi, ma nelle Grotte Vaticane sono sepolte anche tre donne che non sono né sante né religiose. Si tratta di tre regine: Matilde di Canossa, Cristina di Svezia e Maria Clementina Sobieska, onorate con importanti monumenti scultorei.
Zaha Hadid era nata nel 1950 a Baghdad, in Iraq, da una famiglia agiata: il padre era un imprenditore edile, la madre un’artista. Studiò matematica all’Accademia Americana di Beirut prima di trasferirsi a Londra, nel 1972, per proseguire gli studi alla Architectural Association. Dopo essersi laureata nel 1977, iniziò a lavorare per uno dei suoi insegnanti, Rem Koolhas.
Difficile dire qualcosa di originale sulla vicenda ucraina. Così come per i combattimenti, ci sono due parti che si sono formate ben presto e si fronteggiano senza mediazione; addirittura senza desiderio di mediazione. L’argomento è divisivo, così come la guerra di Spagna, ad esempio; attraversa coppie e amicizie, incrina o compromette rapporti quando non si riesce proprio ad accantonarlo. Ciascun episodio viene utilizzato, mettendo accuratamente da parte altri episodi, per rafforzare le proprie convinzioni.
