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- di Maurizio Sgroi
Poiché siamo in un’epoca di crescente interesse per la politica economica, intesa come la studiata e pianificata intenzione del governo di intervenire sull’economia indirizzandola verso gli obiettivi he ritiene opportuni, vale la pena dedicare un po’ di tempo a un paper pubblicato di recente dal NBER, che ha il pregio di quantificare i risultati ottenuti dagli Stati Uniti con la loro politica di “Buy american”, ossia stimolare le produzioni interne, a discapito delle importazioni, per difendere e creare i posti di lavoro americani, per il tramite di acquisti di beni, per lo più ad opera delle amministrazioni pubbliche, prodotti in America. In pratica, il sogno nazionalista che alberga in ognuno di noi, pagato con la capiente valuta americana.

Nel gran parlare che si consuma ragionando su come l’intelligenza artificiale (IA) cambierà le nostre vite, vale la pena leggere
Nel secondo trimestre del 2024 il Pil nominale italiano è diminuito di 0,4% rispetto al trimestre precedente, mentre quello reale è cresciuto di 0,2%. Si tratta di un evento che capita alquanto raramente, con un solo precedente dal 1995, avvenuto nel primo trimestre 2006.
Per farsi un’idea più chiara di dove stiamo andando si può provare a sfogliare un interessante policy paper di Ocse (“
