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- di Rocco Tritto
Con sentenza n. 2407 del 5 settembre 2023, il Tribunale di Lecce – Sezione 1^ – ha condannato il Ministero di Giustizia a risarcire il danno patrimoniale (oltre 647mila euro) e non patrimoniale (circa 294mila euro) patito dal coniuge superstite per la morte del lavoratore, non fumatore, per neoplasia polmonare dovuta all’esposizione al fumo passivo sul luogo di lavoro.

Il Garante per la Protezione dei Dati Personali (GPDP/Garante Privacy) dà notizia, con la Newsletter pubblicata in data odierna, di un importante
Con ordinanza n. 25191 del 24 luglio 2023, la Corte di cassazione ha respinto il ricorso proposto da un’azienda di trasporto pubblico locale avverso la sentenza della Corte d’appello di Messina n. 43/2018, che aveva riconosciuto il diritto del lavoratore al risarcimento del danno differenziale da patologia professionale, pari ad euro 148.759, da cui detrarre l’importo indennizzabile dall’Inail.
Con sentenza n.3441 del 4 agosto 2023, la Corte di cassazione – Sezione V^ – ha confermato quanto già statuito dalla Corte d’Appello di Napoli con sentenza del 23 maggio 2022 e dal Tribunale di Napoli Nord del 13 gennaio 2017, in merito alla condanna del ricorrente per aver commesso reato di stalking, aggravato dall’essere stata la vittima a lui legata sentimentalmente.
Con sentenza n. 32733/2023, pubblicata il 27 luglio scorso, la Corte di cassazione - 3^ Sezione penale - ha rigettato il ricorso proposto dal Pubblico Ministero avverso la decisione con la quale il Tribunale di Asti - ritenendo sussistente la causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto - aveva assolto, ai sensi dell’art. 131-bis del codice penale, un datore di lavoro dal reato di cui agli artt. 4, comma 1, e 38, comma 1, della legge 300/1970, per aver installato all’interno dell’azienda un impianto di videosorveglianza, in assenza di un accordo collettivo con le organizzazioni sindacali o di autorizzazione da parte dell’Ispettorato del lavoro.
